Il saggio tratta il delicato argomento della comunicazione di crisi in sanità, la gestione dell’emergenza e le sensibilità da tenere presenti per affrontare l’insorgere di vicende mediatico giudiziarie (litigation pr).
L’ebook parte da una premessa: quello sanitario è il settore che è al contempo il più abituato ad affrontare e risolvere crisi ed emergenze, quello che a esse è più esposto e anche quello in cui le crisi provocano i maggiori danni in termini personali, professionali e aziendali. Il tema viene affrontato sotto molteplici prospettive: manageriale, sanitaria, amministrativa, penale, farmaceutica, chirurgica d’urgenza, linguistica, informatica, accademica.
Come ridurre il rischio? Come produrre un consenso che sia realmente informato e riduca lo smarrimento dei pazienti e dei loro familiari rispetto agli esiti di una terapia o diminuisca gli spazi di contenziosi infondati? Quali dinamiche e fasi caratterizzano l’insorgere di una crisi, quali errori non commettere? Come evitare che fattori critici sottovalutati degenerino in una crisi dagli effetti devastanti?
Il volume è scritto da Andrea Camaiora, esperto in comunicazione di crisi e litigation pr, docente all’università degli Studi di Roma Due ‘Tor Vergata’, alla 24 Ore Business School e capo ufficio stampa della Società italiana di chirurgia (Sic). Con Camaiora firmano l’opera: Alberto Zoli (direttore azienda regionale lombarda di emergenza urgenza), Luigi Cajazzo (direttore generale Welfare Regione Lombardia), Elisabetta Busuito (avvocato studio legale Perroni e Associati), Caterina Miscia (già direttore amministrativo ospedale San Giovanni C. fond. Fatebenefratelli), Paolo De Paolis (presidente Società italiana di Chirurgia), Marco Montorsi (Rettore Humanitas University, past president SIC), Ivano Boscardini (C.R.E.M.S), Lorenzo Brambilla (Direttore sanitario Centro S. Maria ai servi, Parma), Omar Campise (già HR manager in Chiesi Farmaceutici), Gabriele Munegato (senior consultant U.O.C. Chirurgia generale Ospedale S.Camillo, Treviso)
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• GIOVEDÌ 09 APRILE 2020 13.43.45 – Coronavirus: ecco l’e-book per comunicare e gestire la crisi =
AGI0578 3 CRO 0 R01 / Coronavirus: ecco l’e-book per comunicare e gestire la crisi = (AGI) – Roma, 9 apr. – Mappare, agire tempestivamente, utilizzare i social in modo strategico e mai eccessivo. Fondamentale l’uso delle app, sicche’ buone speranze si possono riporre in quella che ci servira’ a tracciare i positivi. Una pandemia difficilmente si puo’ prevenire, ma una gestione efficiente della crisi significa limitare i danni. E questo obiettivo passa necessariamente attraverso una comunicazione ai cittadini chiara, univoca, efficace e trasparente. Perche’ se non si attiva una sinergia tra autorita’ e popolazione il rischio di collisione sotto stress diventa molto alto. “Comunicazione di crisi in sanita’ tra gestione dell’emergenza e litigation pr” e’ il titolo dell’e-book pubblicato dalla casa editrice The Skill Press, oggi l’unico testo italiano che contenga linee guida su come affrontare emergenze analoghe al coronavirus di questi mesi. E’ firmato da un gruppo di esperti tra comunicatori, manager della sanita’, medici e avvocati: Andrea Camaiora (Ceo dello studio di comunicazione strategica The Skill); Alberto Zoli (direttore azienda regionale lombarda di urgenza), Luigi Cajazzo (direttore generale Welfare Regione Lombardia), Elisabetta Busuito (avvocato penalista), Caterina Miscia (gia’ direttore amministrativo ospedale San Giovanni), Paolo De Paolis (presidente Societa’ italiana di Chirurgia), Marco Montorsi (Rettore Humanitas University). Alcuni esempi. I dati sull’efficienza sanitaria elaborati e diffusi dalle agenzie internazionali di rating saranno stravolti dalla pandemia di coronavirus in corso: come e su quali basi si potranno ipotizzare nuove classifiche in ambito europeo? Punto nodale saranno ovviamente le terapie intensive e semintensive: oggi i posti in rianimazione valgono oro ed e’ corsa a costruirne di nuovi, anche grazie a raccolte fondi e generose donazioni di privati, ma domani? In “tempo di pace” quale sara’ il costo per mantenere le nuove strutture? E se oggi la comunicazione e’ interamente concentrata sui tempi di rallentamento del contagio (fase 1) e della ripresa economica (fase 2) a un certo punto entrera’ in campo la valutazione della gestione e della sua preparazione. E’ stato fatto cenno in trasmissioni tv (ad esempio Report) a studi del 2012 che allertavano i dirigenti sanitari di un possibile rischio pandemie provenienti dall’Asia e provocate dall’erosione dell’habitat naturale di ecosistemi complessi. Senza pero’ ulteriori dettagli. (AGI)Red/Pgi (Segue) 091342 APR 20 NNNN
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• GIOVEDÌ 09 APRILE 2020 13.43.45 – Coronavirus: ecco l’e-book per comunicare e gestire la crisi (2)=
AGI0579 3 CRO 0 R01 / Coronavirus: ecco l’e-book per comunicare e gestire la crisi (2)= (AGI) – Roma, 9 apr. – Tale “rischio biologico” e’ stato forse sottovalutato all’interno di aziende sanitarie pubbliche e private rendendole vulnerabili? Ma interessante e’ anche analizzare il modo di reagire dei vari Paesi europei, considerato che l’Italia e’ stata la prima a subire il contagio precedendo Spagna, Francia e Germania di poco meno di due settimane. Da noi il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli e’ in conferenza stampa tutti i giorni alle 18 per aggiornare i cittadini sull’evoluzione dell’epidemia. In Germania il Robert Koch Institut (l’omologo del nostro Istituto Superiore di Sanita’) fa la stessa cosa, domeniche escluse. La Francia non segue questa prassi, monitora pero’ con attenzione l’esperienza italiana: l’ambasciata e la camera di commercio hanno attivato forme di sostegno strutturale per aziende e persone fisiche francesi residenti qui. Natalie Maroun, esperta di comunicazione di crisi, a capo della filiale Nord Africa di Heiderich Consultants, nonche’ consulente per Oms e Banca Mondiale, paragona punti di forza e limiti dei due modelli di gestione della vicenda coronavirus: “I due sistemi sanitari sono comparabili e la grande differenza deriva dalla gestione regionale della crisi che abbiamo visto in Italia. Ma soprattutto voi siete stati in prima linea in questa crisi di cui in Europa sappiamo poco. L’Italia e’ riuscita ad adattarsi velocemente per prendere finalmente delle misure a livello nazionale”, spiega Maroun. “La Francia e’ un Paese centralizzato e piu’ dirigista, che e’ un vantaggio, a parte l’aver confermato le elezioni municipali quando l’esperienza italiana era gia’ cominciata da 11 giorni. Soltanto piu’ tardi Parigi ha preso ispirazione della vostre soluzioni. Prima ha ritenuto di poter fare meglio, il che e’ un errore in generale nelle situazioni di crisi e qui ha rappresentato un’enorme perdita di tempo”. Da ultimo e tornando in Italia, un punto che avra’ strascichi e’ il silenzio comunicativo delle case di riposo, soprattutto private, alcune delle quali salite alla ribalta come focolai di covid-19 con un grosso danno reputazionale per l’intera categoria. I sindacati gia’ chiedono conto dei sistemi di protezione di infermieri e operatori sanitari, ma presto si comincera’ a parlare delle convenzioni pubblico-privato e dei costi delle rette per gli anziani. Come si proteggono queste strutture dall’epidemia? Qual e’ il loro piano di contenimento dell’emergenza? Sarebbe utile in situazioni simili, suggerisce il manuale, informare per lettera i familiari su cosa si fa per la prevenzione e in che modo si garantisce la sicurezza degli ospiti. Importante anche attivare numeri verdi o centralini dedicati. (AGI)Red/Pgi 091342 APR 20 NNNN