Il legale d’impresa, una nuova frontiera professionale ricca di opportunità, che però richiede una precisa definizione di status, una certificazione di garanzia, così come avviene in altri Paesi. L’Italia su questo campo è in ritardo, ma l’AIGI ha approntato un progetto per definire il riconoscimento di questa figura professionale in rapporto al mondo delle imprese, il suo ruolo all’interno di esse, il profilo in relazione al resto del mondo dell’avvocatura. Questo volume raccoglie gli atti di un intenso confronto, promosso dall’AIGI in collaborazione con il Gruppo The Skill, tra esponenti di governo, avvocati, imprenditori, stakeholder istituzionali, legali d’impresa.
Il giurista d’impresa è una figura sicuramente in crescita nel panorama economico italiano, ma c’è una prassi molto lontana dalle tutele giuridiche necessarie per poter svolgere un lavoro così importante e utile alle aziende. Si tratta anzitutto di definire, in radice, tre ordini di problemi, come ha indicato l’allora Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto: l’identità del legale d’impresa; il riconoscimento di questa identità; la continuazione del riconoscimento di identità.
Va da sé che il primo requisito per accedere alla grande famiglia professionale dell’avvocatura è una certificazione di competenza e professionalità che sicuramente il giurista d’impresa ha. Un altro importante aspetto del legale d’impresa è emerso dal confronto: il suo ruolo potrebbe essere non solo quello di “curare” situazioni aziendali di difficoltà ma di prevenirle, affiancando cioè l’imprenditore prima che sorgano i problemi. Si guarda quindi con fiducia all’obiettivo, atteso da anni, di un necessario riconoscimento normativo o comunque ordinistico del giurista d’impresa, partendo da uno schema, un’idea, un modello, un progetto di certificazione a cui sta lavorando da tempo l’AIGI.
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